Ristrutturazione – Arredamento Mantova – Binarreda

GIALLO E GRIGIO: i colori Pantone 2021

Per il 2021 i colori scelti sono due.

Pantone 17-0647 Illuminating, un giallo carico e vibrante e Pantone 17-5104 Ultimate Gray, un grigio neutrale.

Il Pantone Institute ha definito questa accoppiata “un matrimonio di ottimismo e forza”.

Una scelta che ha lasciato tutti senza parole, perché ogni anno ci si aspetta una proposta azzardata, ma non come quella di quest’anno.

Innanzitutto è la prima volta che un colore neutro come Ultimate Gray viene selezionato come colore dell’anno; ma la scelta di queste tonalità è stata frutto di analisi accurata e lunga, che vuole ridare conforto e speranza in questo periodo travagliato.

Se ripensiamo al colore annunciato per il 2020, Classic Blue, ci possiamo leggere anche un filo di premonizione. Classic Blue è stato il colore scelto per annunciare il nuovo decennio e con lui una nuova epoca di cambiamenti.

Sicuramente non erano questi i cambiamenti e le rivoluzioni che ci si aspettava, ma non si può dire che non abbia fatto centro.

Quindi ora speriamo tutti che questi due colori ci accompagnino verso un futuro roseo e sereno.

“L’unione di un colore duraturo come Ultimate Gray con un giallo vibrante come Illuminating esprime un messaggio di positività e di fermezza allo stesso tempo”, questa la dichiarazione di Leatrice Eiseman, direttore esecutivo dell’Istituto Colore Pantone.

Per una perfetta riuscita nell’uso di questi colori in casa, c’è da tenere conto di alcuni punti:

Il grigio scelto da Pantone è si un colore neutro, ma che applicato su grandi superfici può risultare comunque scuro. Quindi se l’ambiente in cui andrete ad inserirlo riceve poca luce naturale rischiate di farlo sembrare ancora più buio.

Bisogna assicurarsi che la luce artificiale garantisca il giusto illuminamento, per non affaticare gli occhi.

Anche se possono sembrare colori “eccessivi” sotto alcuni aspetti, vedrete che si tratta solo di una paura dettata da non molti esempi concreti a riguardo.

Uno degli utilizzi più frequenti dell’accoppiata grigio e giallo si vede in case dallo stile rustico e industriale. Il grigio è una base perfetta per interni che hanno caratteristiche architettoniche marcate.

Permette di inserire un tocco di colore (anche su vasta scala) che non è mai invadente e non storpia la natura costruttiva dell’ambiente in cui si inserisce.

Un grande divano grigio insieme a una coppia di poltrone gialle, il tutto unito da un tappeto grigio con accenti gialli; in questo modo si crea un punto focale che darà risalto ad un grande soggiorno con camino ad esempio, o con vista mozzafiato.

Come progettare una cabina armadio

La cabina armadio , conosciuta in inglese come walk-in closet, è una stanza armadio completamente destinata a guardaroba.

Le cabine armadio sono soluzioni d’arredo sempre più diffuse, diventano uno degli angoli più apprezzati in casa e rappresentano la soluzione perfetta per tenere scarpe e capi d’abbigliamento sempre in ordine.

Ideare una cabina armadio non è eccessivamente complicato e non occorre uno spazio enorme per realizzarla, l’importante è avere lo spazio utile per muoversi al suo interno, oltre a quello che servirà per l’allestimento dove riporre scarpe, accessori e abbigliamento.

A seconda dei gusti e delle proprie esigenze la cabina armadio si può sviluppare lungo una sola parete, un angolo, una nicchia o al centro di una stanza. Le pareti perimetrali che la ospitano possono essere realizzate in muratura, in cartongesso o con telai autoportanti in alluminio.
Una cabina armadio per essere funzionale deve consentire di posizionare giubbotti, camicie, giacche e vestiti, ma deve anche garantire il comodo passaggio all’interno di essa.

La realizzazione di una cabina armadio è strettamente legata alle dimensioni dello spazio che si ha a disposizione, spazio che può essere ricavato nella camera da letto ma anche in spazi come ripostigli, antibagni, mansarde, oppure adibire una stanza vera e propria a guardaroba.

Non esiste una dimensione standard, ma esistono delle misure minime che bisogna rispettare al fine di ottenere una corretta progettazione e realizzazione.

Le dimensioni di una cabina armadio contemporanea devono essere almeno di 2 mq, in quanto vanno rispettate le seguenti misure minime:

  • profondità minima di 120cm, di cui circa 60 cm per i mobili e 60 cm per garantire il passaggio di una persona;
  • per le scarpe e le borse gli elementi ospitanti possono essere profondi da 26 a 40 cm;
  • per appendere i vestiti corti e i giacconi, occorrono moduli alti 120/140 cm, mentre per cappotti e vestiti lunghi, invece, c’è bisogno di 160 cm di altezza;
  • per appendere giacche, gonne e pantaloni piegati su grucce, bastano moduli alti 90cm (130cm se i pantaloni vengono appesi in modo disteso);
  • per quanto riguarda la larghezza, occorrono almeno 160 cm per avere il minimo di due scomparti verticali, e, in generale se si ha spazio, è consigliabile raggiungere circa 220-260cm per avere un guardaroba capiente.

Le cabine armadio possono essere realizzate seguendo di 2 soluzioni differenti:

  • in una stanza adiacente indipendente;
  • in un vano ricavato nella camera da letto esistente.

Le soluzioni più spaziose sono quelle in cui si realizza una cabina armadio a muro oppure la cabina si ricava in una stanza adiacente la camera da letto, come un ripostiglio, una camera inutilizzata o un bagno cieco. In questo caso, a parte per l’apertura di una porta di comunicazione, allestire una cabina armadio è molto semplice e immediato

Tendenza verde salvia: come usarlo nell’arredamento

Le ultime tendenze nell’interior design sono orientate verso tonalità di verde ispirate alla natura: i toni scuri della terra e le sfumature di verde definiscono un nuovo stato d’animo per l’arredamento della casa. Il verde crea atmosfera di armonia e condivisione.

Le nostre abitazioni necessitino di una nuova connessione alla parte più terrena del nostro spirito: la natura. I vari toni del verde proposti sposano i toni del delicato verde salvia e del quasi grigio verde eucalipto, creando un ‘giardino urbano’ interno dove i colori si riflettono nelle pareti, nei mobili e negli accessori; una costante sfumatura tra terra e foglie.

Sono entrambi colori che trovano un perfetto impiego sia in salotto sia in cucina. Anche le carte da parati sono ricche di spunti.

sono molto apprezzate anche le tonalità di verde salvia desaturate, cioè che si avvicinano molto alla scala cromatica del grigio. Anch’essi sono perfetti per il living: dalle pareti soggiorno grigio ai vai arredi e complementi come il divano e i pouf.

Per il colore delle pareti

Il salvia è un’opzione popolare per la progettazione di pareti, in quanto non appare mai invadente anche se usato su grandi superfici. Nel soggiorno, le pareti in verde salvia possono diventare un richiamo visivo ed essere il centro della scena dell’arredamento. Per un effetto molto moderno e non troppo invasivo, puoi dipingere una sola parete. Naturalmente, è anche possibile progettare l’intera stanza in questo fantastico colore: in questo caso, ricordati di non esagerare con i colori scuri o brillanti quando scegli i mobili e gli accessori.

Come decorazione

Una decorazione della tavola in salvia può essere completata con porcellana rustica e tovaglioli di lino. Un soggiorno moderno chiama dei vasi opachi color salvia con fiori di colori neutri. Un divano grigio è perfetto per essere decorato con cuscini verdi, mischiati magari a cuscini color panna. Trova il verde salvia anche nei fiori: invece dei classici fiori, puoi riempire il tuo vaso con dell’eucalipto fresco, che ha un bellissimo colore verde tenue.

Verde salvia in cucina

Vuoi dare alla tua cucina un nuovo, fresco look? Allora considera il verde salvia per il nuovo design della cucina. Che si tratti di un piano di lavoro, di una parete salvia o di un set di sedute in verde: il tono caratteristico può essere integrato in diversi modi.

Due abbinamenti perfetti

  • Salvia e bianco: il bianco è una controparte neutra del verde salvia e mette in evidenza il tono verde. Un colore della parete in verde pastello riceve un particolare impulso di freschezza dai mobili in bianco. Se scegli un verde sempre salvia ma più scuro come colore della tua parete, puoi bilanciarlo con mobili bianchi e sostenerne il fascino minimalista. Il nostro consiglio: dei piccoli elementi di colore rosato, albicocca o arancione offrono dettagli perfetti sul verde salvia.
  • Salvia e beige: i due colori si armonizzano come nessun’altra combinazione e sottolineano l’aspetto naturale dell’ambiente. Materiali naturali come il lino, la pelle, la rafia e il legno in beige chiaro si sposano particolarmente bene con questo abbinamento. Quando si decora, è possibile collocare dei fiori sui toni chiari e dell’erba della pampa in un bellissimo vaso su uno sfondo salvia.

Home Office – arredamento e idee per lavorare da casa

Cresce il numero delle persone che per necessità o scelta hanno bisogno di organizzare l’ufficio in casa. Lavorare da casa richiede molta disciplina, oltre ad alcuni piccoli accorgimenti che possono nei primi tempi aiutare la concentrazione.

Dove metto la scrivania per lavorare?

Ecco la prima (e forse la più importante) domanda che dovete farvi.

Dovendo lavorare da casa la soluzione ottimale sarebbe avere una stanza/studio da dedicare completamente al vostro ufficio domestico. Questo vi garantirebbe tranquillità e concentrazione.

Purtroppo non è sempre possibile. Case di piccole dimensioni e spazi ristretti non lo consentono. Scegliete allora un angolo in una stanza ben illuminata, possibilmente la più tranquilla e isolata, sia dai rumori esterni che dalle distrazioni interne. Valutate inoltre che potreste aver bisogno di lavorare anche in momenti in cui in casa ci sono altre persone (i figli ad esempio); è importante che la scrivania sia in un luogo che vi permetta di concentrarvi sul vostro lavoro.

una zona del soggiorno vicino a una finestra potrebbe essere il luogo perfetto. La luce naturale è sempre fonte di benessere fisico, e quindi da preferire. Evitate un angolo troppo buio, dove dovete ricorrere a illuminazione artificiale anche nelle belle giornate.

Non è importante la dimensione della scrivania, piuttosto l’altezza del piano e la sua ergonomia. Ricordate: deve essere bella, ma ci lavorerete tutti i giorni, per cui è essenziale un minimo di stabilità (cioè che non traballi). Ne esistono già in commercio e sono molto belle e ben costruite.

C’è anche lo scrittoio a due piani, cioè con un secondo livello con cassettini portaoggetti, oppure scrivanie con un cassetto laterale.

Intonate lo stile della scrivania al resto dell’arredo: industrial, shabby, minimal…

Per la buona qualità del lavoro, la sedia è importante tanto quanto la scrivania. Imperativo: deve essere comoda, sorreggere la schiena e permettervi movimenti agili, ad esempio le sedie girevoli con ruote. Ne producono di molto belle e non simili alle classiche sedute da ufficio. In alternativa potete scegliere una sedia di design, meglio se a forma di poltroncina, imbottita o con i braccioli per l’appoggio.

Accessori da appendere, mensole, vani da appoggio, quadri, stampe, lavagne per le moodboard, portapenne fantasiosi, ogni oggetto è ben accetto per creare un angolo home office che sia in tutto simile alla vostra personalità. In casa è più semplice poter decorare l’angolo ufficio. Anche le piante verdi sono da includere in questa lista: oltre che alleviare lo stress, una recente ricerca scientifica afferma che aiutano ad aumentare la produttività.

Piastrelle cucina: le tendenze 2020

Superfici ceramiche extra small o formato maxi rivestono la cucina, specie quella aperta su living. Molteplici gli effetti decorativi per i rivestimenti e perfino per gli arredi.

Le piastrelle per la cucina 2020 non amano le mezze misure. In gran spolvero il mosaico anche a esagoni, perfetto per la porzione di parete compresa tra fornelli e pensili (gli inglesi lo chiamano backsplash). E le maxi lastre lunghe fino a 3 metri, da tagliare su misura per piani di lavoro super igienici e pavimenti senza fughe visibili.

Lo schienale della zona lavaggio e cottura di una cucina aperta sul living non è più solo un elemento tecnico, ma contribuisce all’arredo della stanza ed è quindi consigliabile rivestirlo con lo stesso colore e lo stesso effetto materico scelti per il rivestimento e il pavimento dell’open space.

La possibilità di rivestire completamente arredi monolitici, primi tra tutti i banconi a centro stanza, seduce gli architetti minimalisti e non solo. La superficie effetto marmo e a imitazione pietra naturale unisce l’estrema pulizia formale, all’uniformità e alla massima igiene.

 maxi pannelli di gres porcellanato vengono così impiegati indifferentemente per i top, per ante prive di maniglia e per il pavimento. La parola chiave quanto a tonalità è blend, soluzione giocata su tenui cromatismi mixati tra loro e con una spiccata predilezione per l’effetto materico e per le superfici opache.

Piastrelle ad effetto artigianale mostrano passaggi di gradazione cromatica morbidi e volutamente imperfetti, che crea pareti dalla forte vibrazione.

L’igiene è un fattore sempre più determinante, specie in cucina. Il gres porcellanato di per sé garantisce facilità di manutenzione ed è poco poroso. Alcune aziende forniscono lastre con trattamenti antibatterici aggiuntivi, utili soprattutto per i pavimenti e se in casa vi sono dei bambini.

Questione di fughe. Se le maxi lastre sono rettificate, che significa adottare la posa con fughe invisibili e creare una superficie senza soluzione di continuità, la parete in mosaico richiede invece la collaborazione agli stucchi neutri o colorati, da dosare per ritmare la parete e conferire un effetto 3D.

Il mosaico, in particolare, è un rivestimento sartoriale, fornito su rete e in vari formati per facilitare il lavoro dell’applicatore che può così vestire di tessere musive o di ceramica anche pareti curvecolonne e superfici irregolari.

A contribuire al pattern della parete musiva sono il formato e il colore delle tessere in vetro, ma anche il tono e il ritmo dato dalle fughe tra un elemento e l’altro.

Il rivestimento strutturato, d’altra parte, è una delle soluzioni di tendenza per il 2020. Oltre al ritorno del mosaico, gli altri trend sono il metallizzato, le superfici iridescenti, la rivisitazione delle cementine e dei pattern delle maioliche. 

Arredare con il cartongesso

Sempre più spesso le case moderne hanno soluzioni in cartongesso per rinnovare il look dell’ambiente, oppure per dividere ambienti in modo più funzionale o perilluminare con stile tramite l’inserimento di faretti e strisce led. Nei punti strategici della casa. Questo articolo si ripropone di essere la vera guida completa sul cartongesso con oltre 40 foto e idee di tendenza!

Il cartongesso è una scelta pratica, resistente e non troppo dispendiosa per creare ambienti di design. Ma non solo; è anche una soluzione utile e funzionale per sopperire a diverse esigenze (come isolare, dividere… e altre cose che vedremo nel dettaglio).

Il cartongesso, così come lo conosciamo oggi, è un’invenzione dell’azienda americana Gypsum Company, datata 1916. L’uso di questo materiale si è diffuso in Europa poco dopo, in particolare nei paesi del Nord e dopo circa 50 anni veniva impiegato con una certa frequenza anche da noi in Italia.

Ci sono voluti comunque non pochi anni affinché venisse riconosciuto come una soluzione di grande importanza nelle ristrutturazioni, così come anche nelle nuove costruzioni, sia nell’edilizia privata che in quella pubblica.

Il cartongesso è un materiale da costruzione molto diffuso perchè un prodotto economico, versatile e semplice da posare nel caso che la realizzazione sia basica come una parete semplice o un controsoffitto. Il cartongesso è prodotto e venduto in lastre, composte da gesso e particolari fogli di cartone.

E’ proprio l’acqua che gioca il ruolo chimico nella creazione dell’assembramento del cartone e del gesso insieme. Infatti, quando si aggiunge l’acqua inizia la fase di idratazione che la solidificazione dei materiali primi e lo sviluppo della resistenza meccanica.

Le lastre standard di cartongesso sono di colore beige, si usano per ristrutturazioni o nuove costruzioni, in tutte le tipologie di edifici e sono adatte a pareti divisorie, contropareti, controsoffitti, ecc dove non è richiesta particolare caratteristica tecnica.

Il cartongesso idrofugo e idrorepellente, a differenza di quello comune è pensato per resistere all’umidità. Questi pannelli sono particolarmente adatti per ambienti umidi, come ad esempio il bagno o la lavanderia.

I vantaggi del cartongesso sono innumerevoli. Abbiamo visto che è un materiale naturale, quindi ecologico e di riciclo, e non comporta alcun danno. E’ semplice e facile da montare se si tratta di operazioni di costruzione basiche e permette se si lavora con professionalità di mantenere un cantiere pulito e ordinato in confronto alle costruzioni in muratura.

Vantaggi

Con il cartongesso si creano complementi d’arredo esclusivi e personalizzati. Infatti, un esperto artigiano può creare su misura mobili di ogni tipo; dalla parete attrezzata, librerie, alle vasche da bagno in cartongesso.

Il cartongesso permette di nascondere cavi elettrici e idraulici oltre che dividere gli spazi e creare ambienti più funzionali. E’ semplice da rimuovere; infatti quando si vuole smantellare una parete in cartongesso l’operazione avverrà in poco tempo e senza incombere negativamente sull’ arredo circostante.

Il soffitto in cartongesso è la soluzione ottimale per nascondere impianti e per portare la luce dove vuoi tu, nel punto giusto e creare un’illuminazione trendy tramite faretti incassati nel cartongesso, in gesso o tradizionali, oppure strisce led con ribattuta con cornice oppure a scomparsa totale (che possono anche essere di luce colorata tramite dimmer che variano l’intensità in base alla situazione).

Il soffitto in cartongesso può essere utile anche per eliminare lo spazio antiestetico tra la cucina e il soffitto, dove solitamente si intravede il collegamento della cappa aspirante e con la scusa, portare la luce sulla cucina in modo da rifinire la stessa con finezza.

Una parete in cartongesso è la soluzione perfetta per creare nuovi spazi in casa, evitando lunghi lavori in muratura. La parete in cartongesso è realizzata con un sistema di costruzione a secco quindi senza l’utilizzo di malte o cementi, ma solo di semplici viti e tasselli.

Le velette in cartongesso sono dei ribassamenti del soffitto, che possono dare carattere all’ambiente creando sbalzi di quota, alloggiando luci indirette oppure servire per uno scopo funzionale. Verticali, inclinatea spigolo acuto o a spigolo curvo, le velette possono essere di diverso tipo. Possono nascondere tubature, impianti elettrici o condizionatori per un effetto pulito e moderno.

Inoltre, attraverso le velette si possono posizionare in modo strategico led e strisce led per creare fantastici giochi di luce ed illuminare con stile l’ambiente, che sia il soggiorno, bagno o altre stanze della casa.

La parete attrezzata in cartongesso potrà avere dei ripiani o mensole piuttosto che nicchie per contenere accessori utili : soprammobili, piante, cornici, profumi e libri.. potrà tornare utile per nascondere cavi e fili oppure consolle e apparecchi elettronici che in casa sembrano non avere mai fine. Che sia classica o moderna, la parete attrezzata sarà stupenda, darà risalto al vostro living.

Mensole e nicchie in cartongesso, potranno essere arredate come una fashion addict con riviste di moda e stampe con copertine dei nostri numeri preferiti di Vogue oppure con candele profumate, fiori colorati e specchi a forma di cuore per le più romantiche.

Arredo da esterni: quali sono i trend di questo anno?

La bella stagione ci spinge a trascorrere sempre più tempo fuori dalle mura di casa e i due mesi di lockdown a causa del Coronavirus ci hanno fatto stancare anche più del solito delle “vecchie” pareti domestiche. Prima di beneficiare dei nostri spazi esterni, però, è bene dare una controllata al loro look e, se è necessario, intervenire per dare una rinfrescata all’arredo o alle componenti.

Non dobbiamo pensare superficialmente interno uguale esterno e arredare di conseguenza l’outdoor come una semplice prosecuzione dello stile interiore: lo spazio esterno ha una sua vita e una sua dignità, che dobbiamo riconoscere, sottolineare e valorizzare con le nostre soluzioni.

E se è facile concentrarci sugli elementi più grandi, come i mobili da giardino, gli armadi da esterni o la pavimentazione, un lavoro ben fatto è quello che dedica cura e attenzione anche ai componenti più piccoli e spesso trascurati.

Oltre che rispondere a criteri estetici, la scelta del pavimento da esterno non può trascurare i fattori funzionali: gli ambienti esterni come balconi e terrazzi, ma anche giardini, bordi piscina e vialetti, devono assolutamente essere impermeabili, antiscivolo, fortemente resistenti ai carichi e agli agenti atmosferici, con una bassa propensione alle muffe e alle macchie.

E in tema di superfici da esterno, le ultime tendenze puntano forte sull’installazione di grandi piastrelle in pietra, cemento, gres porcellanato o sulle nuove combinazioni di legno, con cui creare disposizioni in grado di attirare gli sguardi e creare effetti scenici di forte impatto.

I materiali sono l’essenza di un mobile da arredamento o di un accessorio. Riuscire ad abbinare trame e texture diverse tra loro è la vera chiave per un ambiente armonico; spesso questo è quasi più importante della combinazione di colori. Per quando riguarda le tendenze arredamento 2020, sono i materiali naturali a farla da padroni: legno, vimini, rattan e finish metallici come l’oro, l’argento, l’ottone.

Se sei alla ricerca di una nuova poltrona per completare il salotto o di complementi per decorare tavoli e mensole, opta per soluzioni più in sintonia con la natura. Ad esempio, un divano con struttura in legno, una sedia a dondolo in vimini o un vaso dalla rifinitura dorata spazzolata.

Per riuscire ad abbinare tutto con maestria, ti suggeriamo di osservare attentamente lo stile del pezzo di arredamento. Ad esempio, un tavolo di legno dagli intagli vivi e bordi naturali starà benissimo con un arredamento rustico e accessori in rame o ottone dal look “usato”. Invece, un divano con struttura portante semplice e geometrica farà pendant con un tavolino basso dalle gambe sottili e un vaso affusolato in ceramica con pochi fiori delicati.

Siete stanchi del solito bianco su bianco abbinato a dell’altro bianco? Sì, anche noi. Il 2020 è il momento in cui dire addio ai mobili senza personalità e dare il benvenuto a tonalità intense e dark. Tra le tendenze arredamento 2020 ci sono infatti i colori delle gemme come l’ametista, il rubino, lo zaffiro e lo smeraldo.

Queste nuance, abbinate a colori più scuri ma neutri come un grigio antracite, un marrone ebano o anche il nero, doneranno un tocco di lusso immediato al tuo spazio outdoor oltre a renderlo più accogliente e perfetto per serate rilassanti.

Questo trend sarà sicuramente apprezzato da chi non ha molto spazio a disposizione e ha bisogno di rendere la propria zona il più pratica possibile. Infatti nel 2020 si cercherà di arredare con mobili con diverse funzioni o comunque maneggevoli e efficaci.

Stiamo parlando di pouf con scomparto, tavolini a scomparsa, divani contenitore e sedie pieghevoli e impilabili. Sono soluzioni efficaci per chi cerca di massimizzare l’utilizzo di ciò in cui investe i suoi risparmi e di tenere in ordine il proprio spazio.

Ecobonus 110: le novità nel Decreto Rilancio

Dopo i primi interventi di contenimento della crisi previsti dal Decreto “Cura Italia”, il Governo ha stanziato ulteriori 155 miliardi di euro circa tramite il Decreto “Rilancio”, mirando, tra gli altri obiettivi, alla ripresa economica di imprese e famiglie.
Nel novero degli interventi previsti, una particolare eco si è avuta con il superbonus per l’edilizia, c.d. ecobonus 110 per cento, tramite il quale sarebbe possibile ottenere una detrazione fiscale sulle spese di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico, in misura superiore rispetto al costo.


Con tale strumento, sarebbe infatti possibile usufruire di una detrazione fiscale pari al 110% del costo sostenuto per i lavori di riqualificazione energetica e adeguamento sismico, per gli interventi effettuati dal 1° Luglio 2020 al 31 Dicembre 2021.

Secondo quanto recentemente dichiarato dal Governo, (il decreto è ancora  in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale,)  i destinatari del bonus al 110% potranno essere tutti i contribuenti, residenti e non residenti, possessori a qualsiasi titolo dell’immobile su cui verranno fatti gli interventi, in cui rientrano anche familiari e cointestatari,  entro i criteri previsti dal Decreto. 
Potranno pertanto usufruire dell’agevolazione anche i condomini e gli enti che gestiscono le case popolari, nonché le persone fisiche, sia sugli interventi eseguiti nella propria abitazione sia in percentuale su quelli fatti negli spazi comuni, effettuati anche sugli immobili unifamiliari.
Gli interventi per i quali sarà possibile beneficiare della detrazione riguardano:

  • isolamento termico delle superfici esterne opache, verticali e orizzontali, per almeno un quarto della superficie totale, c.d. cappotto termico, nel limite di euro 60mila per singola abitazione. Nel caso in cui i lavori siano fatti da enti condominiali o istituti, il limite è moltiplicato per il numero totale di abitazioni interessate;
  • sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione, nel limite di euro 30mila per singola abitazione, comprensivo delle spese per lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito, moltiplicato per tutte le unità abitativa per gli istituti e enti condominiali;
  • interventi di rafforzamento delle strutture e riduzione del rischio sismico
  • installazione di impianti fotovoltaici
  • installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici

Sulla documentazione atta a consentire l’utilizzo dell’ecobonus non si prevedono sostanziali differenze rispetto a quanto precedentemente previsto per gli stessi interventi.

Pertanto, per poter usufruire dell’ecobonus saranno necessari:

  • dichiarazione di conformità rilasciata dal direttore dei lavori o da un tecnico abilitato, in cui si certifica che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti
  • scheda informativa sugli interventi realizzati
  • attestato di prestazione energetica (APE), emesso dopo l’esecuzione dei lavori.

Si precisa che per tali interventi non è direttamente prevista l’applicazione della sovradetraibilità al 110%. Il regime ordinario di detraibilità per tali interventi, difatti, prevede un’aliquota variabile tra il 50 e il 65% in base alla tipologia3.

Tuttavia, in deroga a tali disposizioni, la Relazione Illustrativa allo schema di Decreto Rilancio prevede che la detraibilità degli interventi di cui all’art. 14 del D.L. 63/2016 possa arrivare sino al 110% se attuati congiuntamente agli interventi strutturali.

Il pagamento dei lavori dovrà avvenire con metodo tracciabile, bonifico bancario o postale, indicando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario del bonus e il codice fiscale/partita iva dell’impresa o professionista che ha eseguito i lavori.
Tutta la documentazione dovrà, infine, essere inviata telematicamente, entro 90 giorni dal termine dei lavori, all’Enea (Ente Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).

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